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Il significato di anima gemella nella leggenda del filo rosso

Il significato di anima gemella nella leggenda del filo rosso

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All’origine del concetto di anima gemella nella cultura occidentale abbiamo il mito della separazione dell’ermafrodito, argomento del precedente articolo. La leggenda è raccontata da Aristofane nel simposio di Platone. La cultura orientale ci propone invece una leggenda romantica secondo la quale le anime gemelle sono legate tra loro da un filo rosso legato al mignolo.

Il filo rosso del destino

Secondo la leggenda ogni individuo fin dalla nascita porta un filo rosso,  legato al mignolo della mano sinistra invisibile agli occhi. Il filo rosso, indistruttibile lega ogni individuo alla propria anima gemella e le due persone predestinate prima o poi si incontrano. Il filo può intrecciarsi, annodarsi, rovinarsi, ma non si spezza. Prima o poi ogni groviglio si scioglie e le persone legate ad esso si incontrano e si sposano. Niente può turbare il legame, ne la distanza ne il ceto sociale. La coppia è predestinata a vivere un legame profondo e autentico.

Il significato di anima gemella come predestinazione

Protagonista della storia è un ragazzo orfano di nome Wei che aveva sofferto di solitudine fin da piccolo e desiderava fortemente trovare la sua anima gemella. Wei un giorno incontrò in un tempio un vecchio signore che aveva un sacco ed un libro e gli chiese chi fosse. L’uomo si presentò come il Dio dei matrimoni. Wei lo interrogò sul proprio destino, era curioso di capire se prima o poi avrebbe incontrato l’anima gemella. Il vecchio, dopo aver consultato il libro che teneva con se, gli disse che avrebbe incontrato la donna della sua vita quattordici anni dopo. La sua futura moglie al momento era una bambina di tre anni.

A Wei non piacque l’idea di dover aspettare ancora così tanto. Chiese al vecchio signore cosa contenesse il sacco che nel frattempo aveva suscitato la sua curiosità. Il Dio rispose che conteneva un filo invisibile che legava le persone destinate a stare insieme, ed il filo era impossibile da tagliare, nessun gesto avrebbe modificato il destino di chi era unito. Wei non era affatto convinto di ciò, e soprattutto non aveva voglia di aspettare quattordici anni per trovare moglie. Ordinò alla servitù di uccidere la bambina che sarebbe dovuta diventare sua moglie. Il servo pugnalò la bimba alla testa ma non riuscì ad ucciderla.

Wei continuò a fare la sua vita fino a che, quattordici anni dopo conobbe una bella ragazza di buona famiglia, i due si innamorarono e si sposarono. La ragazza teneva sempre la fronte coperta con una pezzuola, e Wei le chiese come mai.

La ragazza gli confidò che quando aveva tre anni un uomo aveva tentato di ucciderla pugnalandola e le era rimasta una brutta cicatrice. Wei a sua volta gli disse di essere stato lui il mandante. La coppia, anche dopo che Wei confessò alla moglie questo segreto, rimase unita per tutta la vita.

Significato anima gemella: dare spazio alle emozioni

Questa leggenda, nata in  Cina e divenuta famosa in Giappone ha ispirato una raccolta Haiku alla scrittrice italiana Anna Zennaro, classe 1971. Gli haiku sono composizioni poetiche che permettono di dar voce alle emozioni grazie all’unione della poesia con l’arte.

L’obiettivo dell’Haiku è di spegnere i pensieri ossessivi e lasciare lo spazio necessario all’evoluzione e alla voce dell’arte, dell’ordine e delle emozioni.

Differenza tra anima gemella e amore karmiko

Molto spesso il significato di anima gemella viene confuso con l’ amore karmico. Le due cose sono completamente differenti. Le relazioni karmiche innanzitutto non riguardano solo i rapporti di coppia, ma anche altri legami non necessariamente romantici che viviamo per avere l’opportunità di risolvere questioni irrisolte legate alle vite passate.

E’ doverosa una premessa sul significato di Karma e Reincarnazione sia per capire le differenze, sia per raccontare un altro significato attribuito alle anime gemelle che non è legato alla predestinazione.

La filosofia buddista e la religione induista sostengono che l’anima, una volta morto il corpo fisico, si reincarni.

Il karma è una parola che viene dal sanscrito karman e significa azione. E’ più precisamente l’insieme delle azioni compiute da un essere vivente nel corso delle precedenti vite, che determinano il corso della vita successiva. Il termine è usato sia nell’induismo che nel buddismo sebbene le accezioni siano differenti, e il concetto è fondamentale in molte religioni orientali.

Secondo l’induismo l’esistenza umana si basa sul concetto di causa – effetto. Vale a dire che ogni evento è è effetto di un evento precedente e causa di uno successivo, e questo vale per gli accadimenti in un ciclo infinito. L’anima invece, ovvero Atma si reincarna in diversi corpi e sperimenta varie condizioni umane, in modo sublimare ogni esperienza e raggiungere l’assoluto. Il Karma è la somma delle azioni, sia buone sia cattive che l’anima trasporta da una vita all’altra. La funzione delle azioni è quella di trarre beneficio da ciò che è stato meritevole ed espiare le colpe. In ogni reincarnazione l’anima è spinta dal complesso dei desideri e passioni ereditate dalle altre vite.

Secondo il buddismo non è l’anima a reincarnarsi ma i pensieri, la coscienza.

La teoria del Karma, rispetto al significato della leggenda del filo rosso rafforza il concetto di responsabilità e libero arbitrio.

L’anima è connessa a una coscienza superiore che equivale alla voce del cuore, la voce che sa come agire per il nostro benessere. E’ l’anima che sceglie in quale corpo reincarnarsi dopo aver valutato le azione compiute nell’esperienza terrena precedente.

Ogni anima appartiene a varie famiglie di anime che non sono necessariamente i genitori, i parenti o i fratelli ma anime affini con energie simili.

Ogni anima è composta da due poli opposti, ovvero il maschile e il femminile. Le due parti, prima di iniziare il loro percorso evolutivo si separano, pur restando legate da un filo sottile, si ricongiungeranno solo ad evoluzione completata. Nel frattempo sperimentiamo tanti abbinamenti con anime diverse che proprio per questo ci arricchiscono. Secondo questa filosofia se due mezze scintille si incontrano non è positivo poiché non avviene il progresso dell’anima che deve continuare ad evolversi. La coppia perfetta, secondo questa tradizione non è l’incastro di due parti mancanti (Amore platonico: elemento comune alla leggenda narrata nel Simposio e alla leggenda del filo rosso). L’incontro tra anime gemelle avviene in circostanze particolari, e perciò non in ogni reincarnazione, ovvero quando le due parti hanno compiuto la loro evoluzione e non rischiano di non evolvere insieme annullandosi.

Affinità di coppia, piacersi grazie alle affinità elettive

Affinità di coppia, piacersi grazie alle affinità elettive

affinità elettive

L’affinità è un ingrediente fondamentale nelle relazioni sentimentali, anche se è molto difficile capire cos’è. Basti pensare a due modo di dire diversi; “gli opposti si attraggono”, smentisce che “chi si somiglia si piglia”.

Affinità comunque è una parola magica, legata alla sintonia tra due persone e che non dipende soprattutto all’inizio di una conoscenza dall’essere simili o diversi perché ancora non ci si conosce.

Prima di approfondire i valori collegati all’affinità di coppia parliamo delle affinità elettive. Le affinità elettive sono legami speciali che sono in grado di modificare completamente l’ esistenza come accade ai personaggi del romanzo di J. W. Goethe.

J. W. Goethe: Le affinità elettive

J.W. Goethe, nato nel 1749 a Francoforte, oltre al romanzo epistolare I dolori del giovane Werther scritto a soli 26 anni, scrisse nel 1809 il suo quarto romanzo. L’irrequieto autore fu uno dei massimi esponenti del romanticismo. Era un uomo sensibile ed affascinante, come testimoniano i molti amori della sua vita. L’Italia per lui è stata una terra fondamentale, dove egli compie la sua evoluzione artistica, che narrerà nel viaggio in Italia. Il suo pensiero, in linea con il movimento delle Sturm und Drang aveva un punto di partenza. Secondo lui gli aspetti più profondi della realtà non sono accessibili solo con la ragione, come si pensava nell’illuminismo ma era necessario dare spazio al sentimento e all’intuito.

Il dramma di Werther, per fare un esempio, è molto di più dell’apologia di un amore impossibile, o dell’esaltazione della passione, è piuttosto una denuncia dei limiti, delle convenzioni sociali e delle idee borghesi. Werther è l’alter ego dell’autore, un genio passionale che da centralità all’amore

E’ comunque certo che nulla al mondo rende l’uomo tanto necessario quanto l’amore”

Le affinità elettive: la trama

L’amore è il tema centrale delle affinità elettive. Il libro scritto agli albori del romanticismo è ancora, a distanza di due secoli molto apprezzato.

La trama è relativamente semplice, il romanzo ruota intorno ai rapporti sentimentali di due coppie, ovvero Edoardo e Carlotta e Ottilia e il capitano. Edoardo e Carlotta sono sposati in seconde nozze, si erano amati in gioventù ma poi, per convenienza avevano sposato altre persone, e rimasti vedovi avevano deciso di coronare il loro sogno d’amore. La vicenda si articola sulla tesi secondo la quale i meccanismi alla base dei sentimenti amorosi sono simili a quelli che legano tra lor gli elementi chimici. Le affinità tra elementi chimici che si compenetrano e si influenzano reciprocamente hanno riscontro anche tra le persone.

Lo spunto nasce da un aforismo del filosofo greco Empedocle: “Le persone che si amano si mescolano come l’acqua e il vino; le persone che si odiano si separano come l’acqua e l’olio”.

Le affinità elettive: i personaggi

Carlotta ed Edoardo vivono serenamente in campagna coltivando un rapporto sereno. Ad un certo punto accade che Edoardo decide di ospitare un amico in difficoltà, il cosiddetto capitano, anche se Carlotta disapprova, avvertendo un pericolo. Non le piace l’idea di un estraneo che venga a turbare il loro equilibrio. Esprime perciò le sue perplessità ad Edoardo:

“Io non sono superstiziosa, e non mi abbandono a certi impulsi oscuri, finché rimangono tali. Solo che, il più delle volte, si tratta del ricordo inconscio di conseguenze fortunate o infelici venuteci da azioni nostre o altrui. Nulla è più importante, in qualsiasi circostanza, del fatto che venga fuori un terzo. Ho visto amici, fratelli, innamorati, sposi, che hanno avuto i loro rapporti mutati completamente, la loro situazione capovolta, dal sopravvenire, fortuito o deliberato, di un’altra persona.”

Il quale risponde così:

“Può capitare, a gente che vive senza pensare, non a coloro che, già illuminati dall’esperienza, abbiano maggiore coscienza di sé.”

Carlotta ribatte così:

“La coscienza non è un’arma efficace, mio caro, anzi, talora è pericolosa per chi l’impiega”.

Anche Carlotta però, a proposito di coscienza, ha un problema. Ha una nipote che vive in collegio ed ha delle difficoltà tali che per il suo bene sarebbe meglio tenerla a casa.

Inizialmente chiede ad Edoardo di non ospitare il capitano, dicendo che lei farà altrettanto con Ottilia, poi cambiano idea ritenendo il loro atteggiamento egoistico.

“A veder meglio le cose, ci comportiamo entrambi da folli e da irresponsabili, lasciando in angosce e difficoltà due persone nobilissime e vicine al nostro cuore: e tutto ciò, solo per non correre rischi. Se questo non è egoismo, non so cosa lo sia”.

E così Carlotta ed Edoardo decidono di ospitare il capitano e la nipote di Carlotta.

Ironia della sorte, la loro generosità si rivela fatale. Il capitano suscita, ricambiato, emozioni forti in Carlotta, e Ottilia suscita, ricambiata l’interesse di Edoardo. Carlotta rappresenta l’equilibrio e perciò è intenzionata a resistere alla passione. Edoardo non vuol rinunciare ad Ottilia.

Ogni attrazione è reciproca

La decisione è fatale. Il gioco del destino determina una passione amorosa tra Carlotta e il capitano per un verso, e Eduardo e Ottilia per un altro. Carlotta, da donna saggia ed equilibrata, è intenzionata a resistere alla passione. Eduardo invece non vuole rinunciare a Ottilia che si sente fortemente in colpa.

Carlotta partorirà un bambino che è stato concepito dalla coppia in una notte di sesso coniugale nella quale entrambi pensavano ai loro amati, ovvero lei al capitano e Edoardo a Ottilia.

Il bambino muore affogato in parte per colpa di Ottilia, che, divorata dai sensi di colpa, si lascia morire. Anche Edoardo morirà poco dopo.

Carlotta e il capitano potranno unirsi veramente in un nuovo amore, mentre Edoardo e Ottilia verranno sepolti l’uno accanto all’altra, in modo che un giorno possano forse risvegliarsi assieme.

Li univa un’indescrivibile, quasi magica forza di attrazione. Anche se non pensavano espressamente l’uno all’altra, presi ognuno dalle proprie occupazioni e distratti dalla compagnia, finivano per avvicinarsi. Se si trovavano in una stanza, non passava molto tempo che erano già vicini. Solo la vicinanza immediata poteva acquietarli: e tale vicinanza bastava, non servivano sguardi, parole, gesti, movimenti. Solo essere insieme…

Goethe in questo splendido romanzo indaga le dinamiche matrimoniali e delle coppie in genere, nelle quali convivono passione e responsabilità, attrazione irrazionale e razionale senso del dovere. Sicuramente l’attrazione è per l’autore una forza della natura, predeterminata e irrefrenabile, anche se non è chiara la conclusione alla quale egli giunge. E’ la passione a guidare le vite delle persone o le persone possono guidare questa forza della natura? Il nostro prossimo articolo sarà dedicato a capire come ritrovare l’affinità di coppia che Carlotta ed Edoardo avevano prima di incontrare il capitano ed Ottilia e ad analizzare molte altre sfumature delle affinità di coppia.

Il mito dell’anima gemella secondo Platone

Il mito dell'anima gemella secondo Platone

anime gemelle

Nel nostro articolo dedicato all’amore platonico  abbiamo parlato del Simposio, o Convito, la più autorevole riflessione che il mondo antico ci abbia mai tramandato sul tema dell’eros. Anche il concetto di anima gemella, così come il concetto di amore platonico è espresso nel Simposio, anche se non da Platone, ma dal commediografo Aristofane, Nell’opera viene elaborato il mito greco degli ermafroditi.

Un tempo gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v’era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all’antica perfezione…

Ricordiamo che il Simposio è una cena durante la quale un nutrito gruppo di intellettuali greci parla d’amore. Come già accennato, Il concetto di anima gemella è narrato dallo straordinario, nonché trasgressivo commediografo Aristofane.

Il maschio, la femmina e l’ermafrodito

Aristofane narra che al principio esistevano tre generi di esseri viventi, ovvero il maschio, la femmina e l’ermafrodito. Egli sostiene e premette che gli uomini non sono coscienti della potenza dell’Eros, altrimenti mostrerebbero più gratitudine agli dei. La potenza dell’Eros ha perciò nella sua concezione un immenso valore. Prosegue poi spiegando che la natura della specie umana un tempo era diversa da ciò che è ora proprio perché c’erano tre generi e non due.

Il terzo genere, l’ermafrodita, aveva i caratteri degli altri due. Il nome, ermafrodita, si è conservato, ma il genere è scomparso.

L’ermafrodito aveva caratteristiche sia maschili sia femminili. Gli ermafroditi avevano quattro mani, quattro gambe, due volti su un collo perfettamente rotondo, ai due lati dell’unica testa. Avevano quattro orecchie e due organi per la generazione.

La ragione per la quale c’erano tre generi nasce dal presupposto che il maschio aveva la sua origine dal Sole, la femmina dalla Terra e il genere che aveva i caratteri d’entrambi dalla Luna, visto che la Luna ha i caratteri sia del Sole che della Terra.

Il potere dell’ermafrodito, l’anima gemella in un solo corpo

L’incarnare entrambi i sessi incuteva sospetto e timore agli dei che temevano questa perfezione. Gli ermafroditi, dal canto loro erano molto forti, per fare un esempio, quando si mettevano a correre avevano otto arti su cui far leva, anche se si muovevano esattamente come i maschi e le femmine, ovvero in posizione eretta.

Erano forti, vigorosi e terribilmente orgogliosi. Tentarono per questo la scalata al cielo, per combattere gli dei. Gli dei si trovarono molto in difficoltà. Non potevano distruggerli tutti come avevano fatto con i giganti utilizzando i fulmini ma non volevano essere sopraffatti dalla loro potenza ed arroganza. 

L’origine del desiderio di ricongiungimento con l’altra metà

Decisero perciò di indebolirli tagliandoli in due, anche se questo avrebbe significato che si sarebbero raddoppiati in quantità. Quando gli ermafroditi furono divisi a metà soffrirono terribilmente e non desideravano altro che ricongiungersi alla metà perduta o morire. Nessuna metà voleva fare nulla senza l’altra e quando una delle metà moriva quella che sopravviveva cercava di ricongiungersi ad un’altra metà sia di genere maschile che femminile. Poiché in seguito a ciò la specie degli ermafroditi rischiava di estinguersi Zeus decise di spostare gli organi della generazione dove sono ora, ovvero davanti. Prima, quando erano sulla parte esterna, gli uomini si riproducevano unendosi con la terra e non tra loro.

L’obiettivo di Zeus era il seguente: se un uomo avesse incontrato una donna, essi avrebbero avuto un bambino e la specie si sarebbe riprodotta, se diversamente un uomo avesse incontrato un altro uomo, ciò non sarebbe accaduto, avrebbero semplicemente soddisfatto i loro istinti senza procreare.

Questo concetto è semplicemente straordinario, Aristofane riesce a sfiorare il tema dell’omosessualità con una leggerezza inconsueta ancora oggi.

L’anima gemella, parte complementare di ognuno

Secondo la leggenda il desiderio di ogni essere umano nasce dall’esigenza di riformare l’unità della nostra natura. Ognuno di noi è una frazione dell’essere umano completo originario. Perciò per ogni persona ne esiste un’altra complementare, perché quell’unico essere è stato tagliato in due.

Come sentirsi felici e appagati?

La lettura di questo dialogo non è diffusa, eppure il nucleo fondamentale di questo mito è profondamente presente nella maggior parte di noi. Ogni volta che facciamo riferimento all’anima gemella abbiamo una visione dell’altra metà della mela che somiglia all’enunciato dello spregiudicato commediografo Aristofane.

Questa visione dell’Eros ha un suo messaggio centrale, ovvero in primo luogo il desiderio di incontrare l’anima gemella nasce dal colmare una mancanza, una ferita originaria. Incontrare l’anima gemella ci farebbe sentire di nuovo felici e appagati.

In secondo luogo all’origine del sentimento c’è un desiderio fisico, il trauma originario nasce dalla sofferenza della separazione di un corpo che viene tagliato in due parti.

Al di là di questo la funzione del mito si estrinseca nello spiegare con una splendida metafora ciò che appartiene alle emozioni e che spesso non si spiega. Il mito riesce a dare forma e concretezza ai desideri dell’anima.

L’anima gemella secondo la psicoanalisi

L’anima gemella secondo la psicanalisi si discosta molto dalla fisicità intrinseca del mito di Aristofane. Come è giusto che sia, molti secoli dopo entra in scena l’apporto fondamentale dell’evoluzione personale di ogni individuo.

L’anima gemella secondo la psicanalisi non è l’altra metà che ci manca, è l’esatto opposto, è il valore aggiunto che troviamo quando ci sentiamo completi. Freud, il padre della psicanalisi ci insegna che per trovare l’anima gemella dobbiamo prima di tutto, amare totalmente noi stessi. Nei tre saggi della psicosessualità descrive i meccanismi che ci permettono di trovare la persona giusta.

Sono tre e comprendono il presente, il passato e il futuro.

Siamo perciò in grado di scegliere la persona giusta se in base ai seguenti tre meccanismi inconsci da metabolizzare. Amiamo

  • Ciò che siamo;
  • Chi o quello che siamo stati;
  • Ciò che vorremmo essere.

Dopo aver lavorato su tutto ciò saremo in grado di scegliere la persona giusta. Secondo la psicoanalisi lo stato di separazione, per dirla alla Aristofane non produce buoni risultati in campo amoroso, anzi rischiamo di trovare la persona sbagliata.

Anima gemella e consapevolezze

Un pensiero che lega in qualche modo la concezione filosofica della separazione originaria, a quella della psicanalisi che invita a diventare la migliore versione di se stessi, appartiene al sociologo Francesco Alberoni, classe 1929, il quale ha dedicato gran parte della sua vita allo studio dei sentimenti umani. La sua concezione di amore è una contaminazione tra il mito di Aristofane, e la concezione freudiana della psicoanalisi. Secondo l’autore di molti best sellers trai i quali Innamoramento e amore e L’arte d’amare

“Dobbiamo tornare a dare alla parola amore il suo significato più pieno, più autentico” Amore vuol dire attrazione, significa che tu non sei completo senza l’atro. Il vecchio mito che alle origini l’essere umano era stato fatto rotondo e poi Zeus l’aveva diviso in due per cui ogni metà continua a cercare la sua metà mancante è emblematico. Credo che sia questa l’essenza dell’amore: l’incompletezza, l’altro ci completa, almeno per il periodo in cui dura l’amore”.

Ritrovare l’affinità di coppia

Ritrovare l'affinità di coppia

affinità di coppia

Nel nostro ultimo articolo dedicato alle affinità di coppia, abbiamo raccontato le vicende dei protagonisti delle affinità elettive, romanzo dedicato all’ attrazione incrociata di due coppie che non riescono a risolvere i loro problemi sentimentali. I protagonisti del romanzo di Goethe sono divorati sia dalla passione che dai sensi di colpa.

Come ritrovare l’affinità di coppia?

Cosa potrebbe fare oggi ad una coppia inizialmente felice, come lo erano Carlotta ed Edoardo, per ritrovare l’affinità di coppia? E’ auspicabile che nella vita reale la situazione sia più semplice da risolvere di quanto avviene nel romanzo, per non rischiare di essere disperatamente infelici come è accaduto ai nostri eroi romantici.

Affinità di coppia: cos’è 

Cos’è l’affinità innanzitutto? Il termine deriva dal latino ed è il: “vincolo di parentela che passa fra un coniuge e i parenti dell’altro”, anche se per analogia il termine indica l’attrazione e la simpatia reciproca fra due o più persone che hanno comunanza di idee e di gusti L’espressione si riferisce all’opera di Goethe nella quale, come abbiamo raccontato, viene descritto il verificarsi, nel campo dei sentimenti umani, di un fenomeno analogo a quello che si ha in chimica.

Cosa c’entra la chimica con l’amore?

Cosa c’entra la chimica con l’amore? La chimica c’entra perché l’attrazione all’inizio di una relazione è una questione di istinto e di chimica. I primi segnali dell’attrazione vanno oltre l’aspetto fisico e il carattere di una persona, rispondono ad aspetti spesso misteriosi.

L’alchimia tra due persone è influenzata dalla chimica, gli ormoni giocano un ruolo fondamentale, poiché sono responsabili dell’eccitazione. Possiamo dire che in parte l’amore è una reazione chimica e che l’attrazione iniziale è guidata dal linguaggio del corpo. Il dialogo che avviene tra due persone che si attraggono è non verbale. Passa principalmente attraverso lo sguardo e il linguaggio del corpo, all’origine il linguaggio di due amanti è silenzioso.

Quando la relazione d’amore si stabilizza, gli ormoni si placano, perciò il rapporto diventa più consapevole. Inizia la fase della condivisione e dell’esplorazione dei caratteri. La passione resta viva ma il rapporto si basa su altri valori che creano le basi di una relazione stabile.

Affinità e alchimia

La chimica indica perciò l’origine di un attrazione e le successive reazioni comportamentali, ma ciò che conta successivamente è la condivisione di emozioni ed esperienze. L’alchimia perciò si basa non tanto sulla somiglianza di caratteri, ma sulla condivisione di valori.

Una relazione è perciò una questione complessa. Quando due persone entrano una nella vita dell’altra entrano in gioco oltre alla chimica la capacità di condividere le emozioni e le esperienze. È importante perciò capire se la persona con la quale stiamo intraprendendo un viaggio è quella che ci darà la serenità.

La condivisione dei valori

Ogni individuo è unico, irripetibile e insostituibile, e la diversità è importante proprio perché le persone complementari si contaminano a vicenda con diversi modi di interpretare la realtà. Complementari non vuol dire opposti, gli opposti non è vero che si attraggono, alla base di una relazione la condivisione valoriale è fondamentale.

Facciamo un esempio. Esistono le coppie monogamiche e le coppie aperte.

Le coppie monogamiche si impegnano a non tradirsi, mentre le coppie aperte si ritengono libere da vincoli e obblighi. Alla base dell’impegno della coppia monogamica la fedeltà è un valore primario. Alla base della coppia aperta si da valore alla libertà. Poligamia e monogamia sono scelte consapevoli che sono allineate a valori che possono solo essere condivisi da entrambi i partner.

Come coppia intendiamo due persone che hanno una relazione affettiva ufficializzata, che sia un fidanzamento, un matrimonio, o una convivenza.

I valori sono qualità alla base dei comportamenti di ogni persona e fanno parte delle cosiddette convinzioni. Condividere valori simili è fondamentale soprattutto nei momenti di difficoltà, avere la stessa bussola interiore è la base di una relazione duratura.

Valori e convinzioni

Le tue convinzioni diventano i tuoi pensieri, i tuoi pensieri diventano le tue parole, le tue parole diventano i tuoi comportamenti, i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini, le tue abitudini diventano i tuoi valori, i tuoi valori diventano il tuo destino.

Mahatma Gandhi

Oltre alla condivisione dei valori è importantissimo capire che nessuno è perfetto. Aspettarsi la perfezione dal partner può essere molto deludente. Innanzitutto perché ognuno ha un proprio modo di esprimersi, e poi perché è fondamentale valorizzare le qualità del proprio partner e non focalizzarsi sui difetti, ognuno ha le sue manie, il segreto è viverle con leggerezza.

Quando si discute è opportuno che ognuno si prenda le proprie responsabilità, è anche importante imparare a chiedere scusa.

“Chiedere scusa è la supercolla della vita. È in grado di riparare qualsiasi cosa”. Lynn Johnston

Dialogo e gioco

Un altro aspetto importante è il dialogo. La comunicazione significa riuscire ad affrontare qualsiasi argomento, perché serve a rendere solida la relazione, anche a costo di discutere. Litigare o discutere non è bello, ma se ciò non accade mai significa che si sta vivendo ancora la fase romantica della relazione. Prima o poi accade che si discuta, l’importante a saper disinnescare. L’orgoglio, inteso come superbia è un acerrimo nemico delle relazioni sentimentali. Le coppie forti si supportano a vicenda e lavoro insieme per trovare una soluzione ai conflitti.

Un altro aspetto oltre al dialogo e alla comunicazione è legato al piacere di fare cose insieme, non tutte certo, ma avere una o più passioni condivise gioca un ruolo importante in una coppia. Divertirsi insieme, essere compagni di gioco, uscire e stare insieme è importante e fa bene alla coppia.

Ritrovare l’ affinità di coppia significa dare valore a tutti questi aspetti e impegnarsi a crescere insieme. Un rapporto di coppia sano non dipende dalla fortuna ma dall’impegno a fare squadra e prendersi cura l’uno dell’altra.

Fare squadra è importantissimo, è importante non percepire il compagno come un nemico ma come un alleato.

Leo Buscaglia, conosciuto come il professore dell’amore, il primo ad istituire un corso universitario sul tema dell’amore come elemento che unifica culture e religioni afferma che:

È l’affinità che ci avvicina, ma è la novità che ci tiene insieme. Siate saggi, siate stimolanti, siate eccitanti, condividete idee nuove, crescete, progredite, evolvetevi. Non siate mai prevedibili!

Sesso e Amore: mi ama ma non vuole fare l’amore con me, che succede?

Sesso e Amore: mi ama ma non vuole fare l'amore con me, che succede?

sesso e amore

Fare l’amore e fare sesso sono due cose molto diverse. Molte persone, sia uomini che donne non distinguono tra i due atti, sui quali oggi vogliamo fare chiarezza. Successivamente approfondiremo il calo della libido nella coppia.

Sesso e amore: differenze tra fare l’amore e fare sesso

Molto spesso i termini fare sesso e fare l’amore sono usati come se fossero equivalenti, ma non sono affatto la stessa cosa. Il sesso è un atto istintivo, mentre fare l’amore è un atto sensuale molto più complesso. Una vita sessuale appagante può prescindere da una relazione romantica, soprattutto se si è liberi da pregiudizi ed opinioni frenanti. Una relazione romantica, che sicuramente è molto più complessa, si alimenta anche con la vicinanza che si sperimenta facendo l’amore. E, naturalmente cercando anche il reciproco appagamento sessuale. I bisogni e desideri sessuali si esprimono al meglio quando tra i due partner c’è amore e comprensione. Ciò permette di essere spontanei e lasciare spazio alle fantasie sessuali.

amento sessuale e benessere fisico

C’è un’altra faccenda sulla quale è importante fare chiarezza, ed è la centralità della sessualità, talvolta negata a causa di stereotipi duri da estirpare e sensi di colpa di varia natura, nonostante la rivoluzione sessuale degli anni sessanta.

Il diritto alla salute per esempio, argomento al centro del dibattito internazionale durante la pandemia da coronavirus, si estende anche alla salute sessuale e riproduttiva. Questa la definizione di salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia o infermità”.

Libertà e sessualità

La salute sessuale e riproduttiva comprende nella definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) lo stato di benessere fisico, mentale e sociale, correlato al sistema riproduttivo e alle sue funzioni. Implica perciò che donne e uomini devono essere in grado di condurre una vita sessuale responsabile, soddisfacente e sicura, e che devono avere la capacità di riprodursi e la libertà di decidere se, quando e quanto possono farlo.
La sessualità e la riproduzione fanno parte dei diritti umani.

L’OMS definisce la sessualità come:

“un aspetto centrale dell’essere umano lungo tutto l’arco della vita; la sessualità comprende il sesso, l’identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione. La sessualità viene vissuta ed espressa in pensieri, fantasie, desideri, credenze, attitudini, valori, comportamenti, pratiche, ruoli e relazioni. Sebbene la sessualità possa includere tutte queste dimensioni, non tutte sono sempre vissute o espresse. La sessualità è influenzata dall’interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, culturali, etici, giuridici, storici, religiosi e spirituali”.

Abbiamo considerato doverosa questa lunga premessa sulla sessualità perché, in primo luogo è importante capire le differenze tra la sessualità e l’amore.

In secondo luogo, è fondamentale ricordare l’accettazione del sesso al di fuori di una relazione tradizionale è stata sdoganata dalla rivoluzione sessuale avvenuta intorno al 1968 nei paesi occidentali.

Nonostante siano passati 50 anni dalla rivoluzione sessuale ancora non abbiamo le idee chiare su molti aspetti della sessualità.

Le problematiche inerenti la sessualità sono molto complesse e l’argomento è molto delicato e nuovo, la sessualità e il corpo si sono affermati come valori importanti da poco.

La perdita del desiderio sessuale

Quando la persona con cui stai non ha voglia di fare sesso con te è importante capire cosa sta accadendo e perché, al di là dell’esigenza biologica della quale abbiamo parlato nei paragrafi precedenti, quando la perdita del desiderio sessuale ha conseguenze importanti se viene vissuta come un rifiuto. In questi casi ci si chiede, e ciò non sarebbe accaduto prima della liberazione sessuale, che tipo di rapporto stiamo vivendo.

Prima di tutto è opportuno comprendere se il calo del desiderio dipende da fattori che dipendono dall’ambiente, ovvero esterni, oppure no. Lo stress per esempio influenza pesantemente il desiderio fisico.

Stress e calo del desiderio

 Lo stress influenza oltre all’umore qualsiasi funzione fisica, compreso il desiderio sessuale, sia che tu sia un uomo sia che tu sia una donna. Secondo gli stereotipi gli uomini hanno sempre un desiderio sessuale potente e le donne invece sono asessuate e assetate di mero romanticismo. Il desiderio è una faccenda privatissima, ma quando l’assenza di desiderio viene vissuta come un problema è opportuno capire come si evolve il desiderio nella coppia, in modo da far sì che sesso e amore funzionino all’unisono.

Conflitti relazionali e calo del desiderio

Altra cosa importante da capire è se il calo del desiderio può essere legato ad un conflitto relazionale mal gestito.

Il risentimento, la rabbia inespressa o repressa si traduce in una diminuzione dell’attrazione e porta all’allontanamento tra partner. La rabbia repressa crea squilibrio, spesso la perdita del desiderio sessuale è il primo sintomo di un rapporto nel quale uno dei due partner non esprime le proprie frustrazioni.

Sentimenti d’amore e desiderio sessuale

Qualche volta è difficile coniugare sentimenti d’amore con il desiderio sessuale. Alcune persone sono legate ad un partner che amano profondamente ma non riescono a provare desiderio fisico.

Il desiderio sessuale di ognuno è diverso e non c’è una libido che va bene per qualsiasi coppia, ma quando la mancanza di desiderio influenza la relazione è necessario sviscerarne le motivazioni più profonde. A volte l’interesse sessuale per il partner si perde con il tempo e la frequenza dei rapporti sessuali diminuisce, ma questo non necessariamente influenza la validità della relazione, le relazioni non sono mai statiche ma fluide.

Le relazioni a lungo termine per esempio, forniscono stabilità e sicurezza. I due ingredienti, importantissimi in una relazione sana possono far scivolare la coppia in una sensazione di familiarità che rischia di far sì che la componente erotica sia sottovalutata e coltivata. L’intimità non coincide necessariamente con l’appagamento sessuale. 

Sesso e amore: Erotismo e mistero

Stabilità e sicurezza sono ingredienti importanti in una relazione sana a lungo termine, ma l’eccesso di prevedibilità non fa bene all’erotismo, si rischia di vedere il partner come un familiare e non come un amante. La sensazione di troppa familiarità provoca danni per l’attrazione sessuale. L’erotismo si alimenta di mistero, di novità, di avventura, di giocosità, tutti ingredienti che sembrano, in apparenza, completamente slegati dal concetto di amore. Mantenere viva la scintilla erotica presuppone una fortissima autonomia, seppur nella fusione emotiva.

L’attrazione erotica reciproca richiede che ogni partner veda l’altro come separato da se stesso. Questo spiega perché il desiderio sessuale è solitamente al suo apice all’inizio di una relazione quando entrambi i partner si vedono ancora come due entità distinte. Lo spazio creato da questa distanza innata consente al desiderio sessuale di fluire liberamente.

Paradossalmente, il buon sesso funziona meglio quando c’è una maggior separazione emotiva e intellettuale. Ciò può comportare coltivare interessi diversi dal partner e sviluppare amicizie separate. Ciò permette ad ognuno di definirsi più chiaramente nella relazione e recuperare il contatto con l’energia vitale che è alla base della libido. 

Ritorni d’amore: tornare insieme all’ex si può?

Ritorni d'amore: tornare insieme all'ex si può?

Ritorni d'amore

Invochiamo ritorni d’amore quando il rimpianto per aver lasciato andare, o aver perso chi pensavamo fosse la nostra anima gemella causa una vera e propria sofferenza. E’ perciò naturale chiedersi quali comportamenti mettere in atto per facilitare i cosiddetti ritorni d’amore. Una relazione, breve o lunga che sia, si può interrompere per moltissimi motivi che spesso non hanno a che fare con le emozioni e i sentimenti che si provano, ma piuttosto con i comportamenti messi in atto. A volte esistono piccole incomprensioni, che potrebbero essere superate attraverso il dialogo, e che invece si dilatano fino a diventare muri invalicabili di silenzio e che determinano una rottura indesiderata e inaspettata.

Ritorni d’amore: Il rimpianto per una relazione conclusa

Il rimpianto per una relazione conclusa è piuttosto frequente, e accade soprattutto quando la storia finisce a causa di una serie di fraintendimenti o una brutta litigata che magari nasce dall’impulso. Le parole sono importanti e vanno dosate con molta attenzione, è importante non dire parole senza immaginarne le conseguenze. Sminuire o accusare il nostro partner non serve a niente, è meglio mettere da parte l’orgoglio e saper disinnescare Talvolta accade che, se la rabbia, la frustrazione e talvolta la gelosia prendono il sopravvento, si dicono cose delle quali ci si pente amaramente. Oppure, non si dicono, ed anche questo è dannoso. Attenzione vuol dire che eccedere, o al contrario tenersi tutto dentro, porta inevitabilmente ad uno sgretolamento del rapporto.

Il pensiero dell’ex occupa prepotentemente la tua mente?

Una storia che ci ha fatto provare emozioni importanti non si dimentica facilmente, occorre perciò comprendere se ci sono le opportunità per ricominciare con un diverso mindset. Prima di capire se ricominciare è un desiderio potente bisogna rispondere ad una domanda altrettanto potente. E’ importante chiedersi se tornare con l’ex è un modo di accontentarsi. Se per esempio si attraversano dei momenti di solitudine e la vita sentimentale non è a cinque stelle è complicato distaccarsi dal pensiero dell’ex. In questi casi bisogna analizzare attentamente quali sono i valori alla base della nostalgia per una storia. Se siamo convinti di aver lasciato andare il vero amore è importante darsi l’opportunità di ricominciare, altrimenti è meno doloroso mettere una pietra sopra ad una storia, che seppur importante, può appartenere senza rimpianti al passato.

Come affrontare la fine di una storia sperando in un ritorno d’amore?

Affrontare la fine di una storia, e sperare in un ritorno richiede un immenso coraggio, la perdita è una delle prove più difficili da superare. Si affrontano diversi stati d’animo, sicuramente contrastanti, che passano dallo sconforto assoluto, alla speranza di riconquistare l’ex. C’è perciò chi lotta per riconquistarlo e chi invece si chiude nel silenzio per una questione di orgoglio. Se per esempio, la relazione è finita perché c’è stato un tradimento, o perché il partner è stato sospettato di infedeltà ricostruire un rapporto non è affatto semplice, la fiducia è un ingrediente indispensabile in ogni relazione che sia basata sull’esclusività. Ogni persona affronta la perdita, o il tradimento a modo suo, anche se è certo che ognuno deve darsi il tempo per mettere in ordine le idee.

Nel brano: “Mentre aspetto che ritorni” Renato Zero affronta il tema dell’attesa della persona amata. Questo l’incipit del bellissimo testo il cui tema è legato ai ritorni d’amore.

“Mentre aspetto il tuo ritorno

Metto in ordine le idee

Non so davvero in quale fortunato giorno

Da quella porta spunterai

Ho aggiustato il lavandino

E lo stereo finalmente va

Sono un uomo pieno di risorse

la vita mi conosce già”

Ed è di risorse che vogliamo parlare perché gli stati d’animo che si provano dopo un abbandono si superano solo grazie all’essere connessi ad un nostro stato di risorse.

Ritorni d’amore: connettersi con le proprie risorse 

Le proprie risorse sono indispensabili durante i momenti di sconforto tipici delle attese. Parafrasando il testo di Renato Zero mettere ordine nella propria vita aiuta a vivere meglio l’abbandono.

Uno dei rischi che si corrono è la negazione di ciò che sta accadendo.

Sicuramente non è facile riuscire a credere che i sentimenti possano cambiare nel tempo, o talvolta anche all’improvviso, perciò ti sembra di vivere un incubo. Negare l’accaduto non serve, rimanere bloccate, o bloccati nella fase della negazione è un rischio da non correre, la rimozione non porta da nessuna parte.

L’accettazione è invece fondamentale, perché non è una rassegnazione passiva ma un mindset che permette di analizzare se ci sono i presupposti per riconquistare l’ex.

Accettare è il contrario esatto del rimanere passivi e non ha niente a che fare con la negazione. Spieghiamo le differenze. La passività consiste nel restare immobili pur avendo la possibilità di fare azioni concrete in una circostanza critica. Per esempio, se si perde il lavoro e non si fa nulla per trovarne un altro, si è passivi.

Accettare è un atteggiamento positivo. Dobbiamo partire dalla consapevolezza che una relazione può finire, soprattutto quando ci sono piccole o grandi incomprensioni, o può ripartire, se cerchiamo di mettere in atto il cambiamento necessario a superare le criticità.

Naturalmente non ci stanchiamo di ripetere che se tornare con l’ex equivale ad accontentarsi è meglio metterci una pietra sopra.

Se invece tornare con l’ex equivale a darsi un’altra opportunità ci sono dei suggerimenti da seguire per realizzare ritorni d’amore.

Il distacco, cosa farne?

Per tornare con l’ex è necessario coltivare il distacco in modo autonomo. Prendere tempo e spazio per se stessi è indispensabile, o meglio obbligatorio. Perciò se non dovete aggiustare il lavandino e lo stereo funziona, coltivate una passione. Godersi la vita con gli amici restituisce serenità, all’inizio non è facile ma poi scoprirai che le cose che ti piacciono ti fanno star bene.

Fare la tua vita non significa mettere tutto ciò che fai sui social, occorre buon senso, non è opportuno alimentare gelosie, è un comportamento superficiale ed infantile. Fare la propria vita significa anche dare spazio a cose alle quali avevi rinunciato, tipo iscriverti in palestra, fare un corso per imparare qualcosa che ti piace, cambiare look, conoscere persone nuove.

Non mandare messaggi, non chiamare, non guardare l’accesso su whatsapp o su facebook, non seguirlo. A nessuno piace essere controllati, e oltretutto non serve a niente se non a sentirsi a terra. Le persone controllanti, negative, e disperate non sono attraenti per nessuno. Occorre tornare ad essere affascinanti come lo eravamo quando ci siamo conosciuti e non quando ci siamo lasciati. La questione dell’ ex, come abbiamo scritto nel nostro articolo è complessa. Se non riesci a dimenticarlo i tarocchi ti aiuteranno a capire come agire durante il tempo di attesa.

Ritorni d’amore e tarocchi

Quando vivi un tempo negato è importante chiedersi se questo tempo d’aspetto ci porterà a sognare di nuovo, perché l’unica cosa che non possiamo permetterci è quella di soffrire inutilmente per chi non vuole esserci, perché troveremo sempre qualcuno che ci sarà.

A volte abbiamo domande alle quali non sappiamo rispondere. Una delle soluzioni è perciò chiedere ai tarocchi cosa sta accadendo al nostro cuore e alla nostra testa.

Cartomanzia e amore: cosa fare se lui non vuole impegnarsi?

Cartomanzia e amore: cosa fare se lui non vuole impegnarsi?

cartomanzia e amore

La cartomanzia va a braccetto con i problemi d’amore. Quando hai problemi di cuore perdi completamente la testa e hai bisogno dei consigli di chi conosce bene le mille sfumature di ogni storia d’amore. Un consulto con le nostre cartomanti ti aiuta a focalizzare ciò che conta davvero nell’ambito emozionale e a come ottenerlo. In alcuni momenti è difficile ricordare che: “Per quanto sia duro il momento che stai attraversando, c’è sempre una luce alla fine del tunnel e, anche se sembra difficile raggiungerla ce la puoi fare, e se continui a procedere in quella direzione scoprirai il lato positivo delle cose”.

Cartomanzia e Amore: quando lui non vuole impegnarsi

Hai incontrato un uomo col quale filava tutto liscio e poi piano piano ti accorgi che lui sta diventando sfuggente? All’improvviso non vuole impegnarsi, sembra dedito solo al lavoro e agli amici e ti sembra di esserti infilata in un tunnel senza fine?

Cosa puoi fare? La cartomanzia è un’arte antica che riesce a darti i suggerimenti giusti per vivere la tua storia d’amore al meglio.

Non ti preoccupare. il mondo è pieno di uomini che prima o poi sostengono di non voler impegnarsi nelle relazioni sentimentali. All’inizio di una conoscenza siete entrambi felici di vivere il momento, non pensate al futuro, ne a dove porterà la storia. Poi una sua convinzione frenante, o più di una tolgono leggerezza al rapporto: “Non mi interessa avere una storia seria” oppure: “Per me sei un amica”. Tutto ciò ti crea malessere e mina le tue sicurezze e i tuoi valori.

Comportamenti che fanno scappare gli uomini

Ci sono molte cose che puoi fare quando lui non si vuole impegnare, per esempio osservare i comportamenti che metti in atto, che fanno scappare gli uomini e magari non te ne rendi conto.

Non dimenticare mai che uomini e donne innanzitutto comunicano in modo differente, e non solo. Uomini e donne amano in modo diverso, spesso hanno bisogni opposti, esprimono le emozioni in modo diverso da noi. Lo scrittore americano John Gray ha scritto un libro Men Are From Mars, Women Are from Venus, in italiano Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere, nel quale mostra al lettore diversi scenari partendo da punti di vista opposti, quello femminile e quello maschile.

Cartomanzia e Amore: Pianeti diversi

Partire dal presupposto che uomini e donne provengano da pianeti diversi può aiutarci a comprendere l’altra metà del cielo ottenendo ciò che desideriamo dalle nostre relazioni.

Questo l’incipit: “Tanto tempo fa, i Marziani e le Venusiane si incontrarono, si innamorarono e vissero felici insieme perché si rispettavano e accettavano le loro differenze. Poi arrivarono sulla terra e furono colti da amnesia: si dimenticarono di provenire da pianeti diversi.” E’ fondamentale affrontare il sesso opposto in modo amorevole e accettante, i pregiudizi non fanno bene alle relazioni. Bisogna partire dal presupposto che stili comunicativi e stili cognitivi diversi sono una ricchezza anziché un limite. Ascoltare l’altro e farlo sentire bene crea un rapporto di qualità. Per farlo sentire bene noi dobbiamo star bene, altrimenti nulla può funzionare. Gli uomini e le donne talvolta non si capiscono perché oltre a pesare e vivere diversamente parlano lingue diverse. Questo non vuol dire che comunicare è impossibile, è importante però essere coscienti della diversità delle emozioni.

Cartomanzia Amore 

Se sei interessato ad un consulto serio e professionale chiama ti basterà chiamare il numero 075.98.48.540 per avere le risposte che stai cercando grazie ai tarocchi.

Per esempio il modo di affrontare lo stress tra uomini e donne è opposto. L’uomo quando ha problemi preferisce accantonarli distraendosi con altro, la donna ne vuole parlare.

Oltre a ciò è necessaria la cura del rapporto:

“Un rapporto di coppia è come un giardino, Per crescere rigoglioso deve essere annaffiato regolarmente. Ha bisogno di cure particolari a seconda della stagione e del clima. Bisogna deporre i semi ed estirpare le erbacce. In modo analogo, per mantenere viva la magia dell’amore è necessario che ne comprendiamo le stagioni e dedichiamo cure adeguate alle speciali necessità dell’amore stesso”.

L’adattamento teatrale del libro in Italia è stato portato in scena, per la prima volta in assoluta da una donna, l’attrice Debora Villa. La rappresentante di Venere travolge letteralmente il pubblico raccontando in modo ironici ed irriverente le differenze tra marziani e venusiane.

Lo stress di coppia

Il fatto che lo stress logori la coppia è stato affrontato dal guru della coppia in un nuovo volume. Lo scrittore affronta i cambiamenti avvenuti negli ultimi 50 anni. Lo stress dei nostri tempi è responsabile di molte crisi all’interno della coppia. Quando ci si impegna tantissimo per lavorare si è stanchi, e quando l’uomo si chiude nel mutismo e la donna vuole sfogarsi nascono incomprensioni. Il dialogo è fondamentale nei rapporti affettivi.

Comportamenti che inducono un uomo a scappare

Esistono poi dei comportamenti, soprattutto se messi in atto non appena conosciamo il nostro lui, che fanno letteralmente scappare gli uomini. Piacere ad un uomo non vuol dire compiacerlo o essere servili. Gli uomini vanno pazzi per le donne indipendenti, il fatto che siete in grado di cavarvela da sole vi rende irresistibili. La sindrome della crocerossina è un altro comportamento da evitare come la peste. Sacrificare i propri bisogni per salvare chicchessia non funziona.

Anche mostrarsi troppo gelose non è consigliabile. Gli uomini non sopportano le scenate di gelosia, non amano immaginare una donna che gli controlla il telefono o lo stalkerizza o magari lo pedina. Purtroppo ciò accade troppo spesso, non bisogna mai dimenticare che agli uomini non piacciono le donne che vietano loro qualcosa o fanno scenate se si dedicano al loro sport preferito. Agli uomini non va mai tolto il loro giocattolo preferito, è come togliere ad una donna le infinite chiacchierate con le amiche.

Dobbiamo ricordare che i comportamenti di chi ci vuole sono molto diversi da quelli di chi non ci vuole senza perdere la speranza.

“A volte siamo così concentrate sulla ricerca del lieto fine che non riusciamo a interpretare i segnali, a riconoscere chi ci vuole da chi non ci vuole, chi resterà da chi andrà via. E forse nel lieto fine non è compreso un uomo meraviglioso… Forse sei tu, da sola, a rimettere insieme i pezzi, a ricominciare, per liberarti nella speranza che arrivi qualcosa di meglio nel futuro. Forse il lieto fine è solo andare avanti. O forse il lieto fine è questo: sapere che nonostante le telefonate non ricevute e il cuore infranto, nonostante tutte le figuracce e i segnali male interpretati, nonostante i pianti e gli imbarazzi, non hai mai e poi mai perso la speranza!” (La verità è che non gli piaci abbastanza).

Asso di Bastoni e Asso di Spade

L'Asso di Spade e l'Asso di Bastoni, i semi attivi dei Tarocchi

asso di spade e asso di bastoni

Oggi esploriamo i significati dell’Asso di Spade e dell’Asso di Bastoni. Come abbiamo già raccontato nel nostro articolo dedicato all’ Asso di Coppe e all’Assi di Bastoni, nel saggio La via dei Tarocchi, il pittore, poeta, scrittore, sceneggiatore, psicomago e tarologo Alejandro Jodorowsky spiega i significati dei quattro semi. I significati si riferiscono alle immagini dei tarocchi di Marsiglia restaurati da Philippe Camoin.

La comprensione degli arcani minori

 I Tarocchi di Camoin hanno un simbolismo completamente diverso dai Tarocchi di Waite. Secondo il maestro: “In un arcano il tutto è la somma dei suoi particolari”. Se non si osservano attentamente le carte, notando i più piccoli simboli, le espressioni dei volti e gli sguardi dei personaggi non si può dire di conoscere i Tarocchi. Quando abbiamo esplorato il simbolismo degli arcani maggiori, abbiamo notato che il bastone del Matto e quello dell’Eremita hanno lo stesso colore. Abbiamo visto che l’uovo dietro alla Papessa è lo stesso che viene covato dall’ Aquila dell’Imperatore, oppure che l’Appeso incrocia la gamba destra dietro alla sinistra, mentre la figura femminile del Mondo incrocia la sinistra dietro alla destra. Tutti questi dettagli sono fondamentali per realizzare un consulto di qualità. L’immensa complessità degli arcani maggiori è più accessibile se comprendiamo gli arcani minori.

Asso di Spade e Asso di Bastoni, Faville di energia

Tra i quattro semi dei Tarocchi di Marsiglia Coppe e Denari sono ricettivi, mentre Spade e Bastoni sono attivi.

L’Asso di Bastoni e l’Asso di di Spade hanno molte similitudini. Oltre ad essere entrambi attivi, il bastone e la spada dal punto di vista grafico sono circondati da faville che trasmettono energia. La mano che tiene la spada, o il bastone, esce da un semicerchio blu, con all’interno un’onda azzurra. La differenza sta nel fatto che la mano che fuoriesce dal bastone mostra il palmo, mentre la mano che tiene la spada mostra il dorso.

Le due mani rappresentano due pulsioni completamente differenti, i bastoni, come abbiamo già detto, rappresentano la forza sessuale, la spada rappresenta l’intelletto. 

La forza sessuale dell’Asso di Bastoni 

La differenza delle due pulsioni sta nel fatto che la forza sessuale dell’Asso di bastoni non è controllabile, esiste semplicemente, si può perciò solo condurre e ricevere. La forza dell’Asso di spade invece va lavorata. E’ un oggetto al quale si può dare la forma che vogliamo. Il fabbro è in grado di forgiare la spada per renderla flessibile ed insieme resistente, è perciò, al contrario del bastone, larga alla base e sottile in punta. La Spada è perciò il verbo, l’intelletto che deve essere creato, proprio per questo la mano che impugna l’Asso di Spade non è in una posizione naturale.

La forza mentale dell’Asso di Spade

Secondo Jodorowsky la Spada è un’arma che viene forgiata, temperata e affilata dal fabbro. Ciò accade anche così per l’Intelligenza, che si acuisce mediante la formazione, la lettura, gli apprendimenti utili alla crescita personale. La Spada è perciò l’energia intellettuale e corrisponde all’aquila dell’arcano XXI.

I quattro semi dei tarocchi rappresentano le energie dell’essere umano. Le coppe identificano il linguaggio del cuore, le Spade sono simbolo dell’azione intellettuale e i bastoni sono simbolo della creatività e dell’ambito sessuale. I denari rappresentano tutto ciò che ha a che fare con la vita materiale.

Le corrispondenze tra gli Assi e il Mondo

Se si utilizzano i tarocchi come uno strumento conoscitivo è importante utilizzare una metodologia di lettura che ci permetta di osservare eventuali corrispondenze.

L’arcano del Mondo, è, ricordiamolo, uno specchio nel quale si riflette l’intera struttura degli arcani, è perciò la chiave di apertura del magico mondo dei tarocchi. Suddivide lo spazio in quattro parti, destra e sinistra e sopra e sotto. Il quadrato superiore rappresenta il cielo, il quadrato inferiore la terra. Tale orientamento si ritrova negli arcani minori. Le quattro figure circondano la donna all’interno della corona ovale, l’angelo, il bue, l’aquila e il leone, che nella tradizione cristiana rappresentano i quattro evangelisti sono i quattro elementi e le energie dell’essere umano, diverse ma necessarie.

I bastoni, l’energia sessuale e creativa

I bastoni nella carta del Mondo corrisponde al leone alla destra della donna del Mondo. L’Asso di bastoni rappresenta l’istinto riproduttivo, la fecondità, il desiderio, l’energia creatrice, l’immaginazione, la produzione cosciente e incosciente, la possibilità di creare e di inventare, l’impulso vitale, il potere, la forza di guarire, l’istinto. la forza vitale, la crescita, la vocazione a popolare il pianeta e l’universo, il superamento degli ostacoli tramite la creatività.

I denari, la vita corporea, la necessità, la terra

I denari corrispondono al bue alla sinistra della donna del Mondo. L’Asso di denari rappresenta Il corpo, la salute, l’aspetto fisico, Il luogo dove si vive, l’aspetto fisico, gli indumenti, il cibo. la casa, il lavoro, la vita economica, la prosperità, il denaro, il nostro posto nel mondo, i rapporti sociali le cellule, gli atomi, le molecole che ci costituiscono, il pianeta terra.

Le coppe, l’energia emozionale, il cuore

Le coppe coincidono con l’angelo in alto, alla destra della donna del Mondo. L’Asso di Coppe rappresentano l’amore, i sentimenti sia positivi che negativi, l’amicizia, il dono, il perdono, la generosità, l’adorazione, l’apertura del cuore, l’allegria, la fede, il misticismo.

Le spade, l’energia intellettuale

Le spade coincidono con l’aquila in alto a sinistra. Rappresentano il linguaggio, il verbo, il pensiero, i concetti, le idee l’attività dell’intelligenza. Le idee trasmesse dalla cultura, dalla società dai miti, dalle religioni. Le idee concepite e la conoscenza il lavoro della mente, la meditazione il linguaggio come arma.

La parola chiave di ogni Asso: opportunità

La parola chiave comune che attraversa i quattro assi è opportunità. E’ importante perciò interpretare i significati degli assi come possibilità che il consultante può cogliere nelle diverse sfere dedicate a ciascun seme.

Avere l’asso nella manica è un modo di dire legato al mondo del poker, e indica una situazione favorevole. In molti giochi di carte l’asso è la carta più importante. Avere l’asso nella manica nasce da una pratica, sicuramente scorretta, di molti giocatori che prima di iniziare a giocare inserivano un asso nella manica della camicia. Al di là di ciò il detto ha una sfumatura positiva, significa possedere una soluzione al problema.

Asso di Bastoni e Asso di Coppe

I semi: asso di bastoni e asso di coppe

asso di bastoni e asso di coppe

Nel saggio La via dei Tarocchi, il pittore, poeta, scrittore, sceneggiatore, psicomago e tarologo Alejandro Jodorowsky spiega i significati dei quattro semi che compongono i 56 arcani minori in un modo che appartiene alla sua personalissima interpretazione e a nessun’altra.

I segreti dei Tarocchi

Jodo è convinto infatti che “Nessuno possiede la verità sul Tarocco, ma ognuno ha la propria verità. Non perché non sia possibile trovare la verità ultima, ma perché ciascuno è chiamato a cercare, a trovare la propria. Non ci sono segreti nei tarocchi ma ciascuno di noi deve assegnare un segreto al Tarocco. Siamo noi che dobbiamo arricchirlo, riempirlo di significato, e per farlo abbiamo bisogno di immaginare costantemente. Se non abbiamo immaginazione infatti, il Tarocco non ci dice nulla, ma se mettiamo in campo la nostra creatività, il tarocco si aprirà a noi, mostrandoci le sue ricchezze. Il Tarocco rappresenta ciò che noi gli assegniamo, allo stesso modo della vita. La vita rispecchia ciò che tu le dai”.

Il nostro viaggio tra gli arcani minori ci porterà ad approfondire il significato dell’Asso di Coppe e dell’Asso di Bastoni.

I quattro semi degli arcani minori

L’ interpretazione di Alejandro Jodorowsky degli arcani minori è basata su un mazzo di tarocchi restaurato da Philippe Camoin, erede di una famiglia di mastri cartai. I due hanno proposto un restauro dei tarocchi che ha una simbologia complessa ed intrigante e che, soprattutto, si presta sempre a nuove interpretazioni. Le immagini degli arcani minori nei tarocchi di Marsiglia sono completamente diverse da altri mazzi, come ad esempio i tarocchi di Waite nei quali ci sono prevalentemente immagini umane o di animali.

L’Asso di Coppe, il ricettacolo sacro

L’autore racconta un aneddoto che lo porta a scegliere i Tarocchi di Marsiglia rispetto ad altri mazzi. Uno dei suoi gatti fece cadere dalla libreria i Tarocchi di Marsiglia. Le carte si sparpagliarono a terra mostrando tutte il dorso, tranne una l’Asso di Coppe. L’autore fu colpito da quel disegno che non era semplicemente una coppa, ma molto di più. Nell’Asso di Coppe, con le sue sette torri, Jodo vede un tempio che custodisce tesori che vanno scoperti, il calice della messa che contiene il sangue di Cristo e che rappresenta la pienezza che cerca l’uomo, un santo sepolcro che racchiude il Dio incarnato e molto altro ancora. L’Asso di Coppe diventa per il maestro uno specchio. E’ simbolo dell’amore divino restituito, portatore del seguente messaggio: “Anche tu sei un ricettacolo sacro”.

Questa suggestione porta Jodorowsky ad esaminare attentamente gli arcani minori dei Tarocchi di Marsiglia che per lui sono ricchi di significato allo stesso modo del ventidue arcani maggiori.

Il mistero degli arcani minori

Egli ha collezionato nel corso della sua vita molti mazzi di tarocchi, tra gli altri i tarocchi di Waite. I tarocchi di Waite hanno disegnate figure umane o animali e lui non vedeva in quelle immagini la forza del mistero. Forza del mistero che scopre invece nei cinquantasei arcani minori e che ci trasmette grazie alla sua particolarissima sensibilità iconografica e interpretativa.

Tarocchi e desideri

Jodo premette che:” Il Tarocco parla della meraviglia che c’è dentro di noi. Lascia che il pensiero venga, fallo passare, non identificarti, lascia che ci sia il sentimento, riempiti di sentimento, ma sii come il cielo che contiene le stesse senza essere le stelle. Lascialo venire, lascialo andare, buttati nel fiume del sentimento, ma senza essere il sentimento. E senza dimenticarti del desiderio. Il nostro desiderio è come quello dei gatti, viene dal cosmo; possiamo decidere se realizzarlo o no, ma non dobbiamo mai identificarci con esso. Quello che ci dice il Tarocco è: “Mente vuota, cuore pieno, sesso soddisfatto, corpo protetto”.

L’Asso di Coppe, la vita emozionale

I quattro semi dei tarocchi di Marsiglia sono Coppe, Denari, Spade e Bastoni. Coppe e Denari sono considerati ricettivi, mentre Spade e Bastoni sono considerati attivi.

Le Coppe rappresentano il cuore, sono perciò il simbolo della vita emozionale, dei sentimenti: “La coppa è come un tempio, ma non vale in se stessa, vale per quello che contiene. Il cuore senza amore non vale”.

I Denari rappresentano tutto ciò che ha a che fare con la vita materiale. Rappresentano il corpo, il bisogno di proteggere se stessi, la necessità, la sfera professionale.

Le Spade rappresentano l’intelletto che si crea, non l’attitudine naturale. Per questo, la mano che impugna l’asso di Spade non è in una posizione naturale.

Se non lavoriamo con il nostro intelletto diventiamo come idioti. Una volta chiesero a un Maestro Zen che cosa fosse lo Zen, e lui rispose: “Porta aperta a Nord, porta aperta a Sud, porta aperta a Est, porta aperta a Ovest”. L’intelletto deve essere aperto a perseguire ogni possibilità. Ciascuno crea il proprio sistema mentale; anzi, deve crearlo! Se trovi un Buddha per strada, tagliagli la testa”. Perché la sua teoria non sarà adatta a te. Ciascuno deve trovare la propria teoria della vita e deve essere libero, perché altrimenti non vivrà.

L’Asso di Bastoni, la forza sessuale


I Bastoni rappresentano la forza sessuale, chiamata divina da Jodorowsky. Nel sesso si concentra eternità, riproduzione, creatività: tu non puoi controllare la sessualità, perché il desiderio è il desiderio. I gatti non imparano a fornicare, eppure lo fanno con una forza incredibile. Il desiderio non si crea, si conduce. Si riceve.
Il desiderio è come La Forza, in cui una donna cerca di aprire – o di chiudere – la bocca di un animale: il desiderio puoi aprirlo o chiuderlo, ma non puoi dire di non averlo.

Secondo Jodo La sessualità è un’energia potentissima, ancora troppo legata al senso di colpa.
“Non mi piace la gente la cui mente non sa riposare in silenzio, il cui cuore critica gli altri senza sosta, la cui sessualità vive insoddisfatta, il cui corpo s’intossica senza saper apprezzare di essere vivo. Ogni secondo di vita è un regalo sublime”.

Quello di cui parla il nostro Jodo non è mai sesso fine a se stesso, ma energia creatrice.

L’ Asso di Bastoni è il quarto e ultimo seme, insieme all’Asso di spade simboleggia il fuoco creativo. Entrambi gli assi, che hanno molte similitudini, sono energia pura. Mentre l’Asso di Spade rappresenta l’intelletto, l’Asso di bastoni rappresenta l’energia sessuale intesa come passione, forza dell’inconscio creatività che è espressa pienamente dall’arcano del Diavolo tra i maggiori.

Amore con interessi: per soldi o per amore?

Amore con interessi: per soldi o per amore?

amore con interessi

Amore con interessi, è vero amore o solo per soldi? L’amore è un sentimento talmente potente che quando scatta sembra superare ogni ostacolo. Due cuori e una capanna è un detto che ha un significato che evoca valori sublimi, rappresenta due persone che si legano per amore, e che non hanno nessun interesse per il denaro.

Eppure esiste anche l’amore con interesse, si dice infatti che il denaro è un potente afrodisiaco e che spesso conta nella scelta del partner.

L’aspetto legato ai soldi è spesso sottovalutato all’inizio di una relazione, parlare di denaro è un po’ un tabù. I sodi non necessariamente fanno la felicità. Il legame tra soldi e felicità in amore è molto ben rappresentato da The Great Gatsby, il romanzo dell’americano F. Scott Fitzgerald, pubblicato nel 1925, che raccontando l’élite newyorchese degli anni ’20 critica fortemente il sogno americano che ha come obiettivo la ricchezza.

Il protagonista infatti seppur ricchissimo e potente, è completamente solo ed infelice, e legato al dolce ricordo di un amore disperato.

Soldi e ambizione

I protagonisti del Grande Gatsby pur essendo ricchi  non sono ambiziosi. L’autore mette in mostra aspetti molto negativi, tra i quali uno sfrenato edonismo, e l’attitudine allo spreco. Il denaro non garantisce lo status, la classe sociale è un’altra faccenda. Mentre Tom Buchanan è nato ricco, Jay Gatsby si è fatto da solo. Egli organizza feste sontuose per attirare l’attenzione di Daisy Buchanan. Daisy, pur essendo sinceramente innamorata di Gatsby, sceglie di restare con suo marito Tom, poiché preferisce non perdere lo status sociale che le garantisce il suo matrimonio.  il suo ragionamento è che non poteva sopportare di perdere lo status sociale che il suo matrimonio con Tom le offre. 

Amore con interessi e classe sociale

Per l’autore l’amore non è puro, ma legato alla classe sociale. Il giovanissimo Gatsby, quando era un giovane ufficiale, si innamora perdutamente di Daisy, che promette di aspettarlo dopo la guerra. In realtà la giovane debuttante preferisce sposare Tom Buchanan. Il loro è il classico amore con interesse, è il classico matrimonio di convenienza dove non c’è niente di romantico, anche lui ha interesse per altre donne, esattamente come la moglie. Il matrimonio di convenienza secondo l’autore esiste a prescindere dallo status.

L’amante di Tom, Myrtle Wilson, ha avuto un matrimonio infelice gravemente con un uomo sospetto e noioso nella speranza di migliorare, ma ciò non accadrà e lei si sente morire. L’unica coppia che resiste è Daisy e Tom che seppur infelici restano legati dall’amore della ricchezza, il valore che li unisce che è più potente dei problemi coniugali.

Amore cinico

La visione dell’amore nel romanzo è tremendamente cinica, anche la storia d’amore tra i protagonisti somiglia più a un ossessione di Gatsby per l’amore romantico vissuto in passato. Il cinico in amore è chi preferisce il denaro a discapito dei sentimenti.

Talvolta un cinico è una persona che ha sofferto molto:

“Molti cinici sono dei romantici esausti, sono persone sensibili che sono state ferite e che usano il cinismo per proteggere la tenerezza ancora viva dentro di loro”.

Abbiamo raccontato la storia d’amore tra il Grande Gatsby e Daisy perché rappresenta una relazione nella quale vince l’amore con interesse e non l’amore romantico. Se avete dei dubbi sui reali sentimenti del partner, ovvero se è legato a voi per un amore puro e disinteressato o per motivi di convenienza i tarocchi  possono aiutarvi a capire se il vostro partner è un romantico o un cinico.

Amore con interessi: come riconoscerlo con l’aiuto dei tarocchi

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Diversamente da Francis Scott Fitgerald, c’è un romanzo pubblicato circa un secolo prima de Il Grande Gatsby nel quale l’amore vince sull’interesse. L’autrice è Jane Austen, all’epoca appena ventunenne.

Uno dei temi principali affrontati dalla scrittrice è il matrimonio d’interesse. Questo l’incipit del romanzo: “E’ una verità universalmente riconosciuta che uno scapolo provvisto di un ingente patrimonio debba essere in cerca di moglie”. A quell’epoca era necessario sposarsi sia per scappare dalla famiglia, sia per avere una sorta di protezione. “Le donne non sposate hanno una terribile propensione a diventare povere; è un forte argomento, questo, in favore del matrimonio”.

Il movente alla base di una relazione sentimentale non era certo l’amore nobile di due cuori e una capanna, ma era strettamente economico. Le ragazze dovevano cercarsi al più presto un buon partito, partecipando a balli e ricevimenti.

 

 

La famiglia Bennet

Il romanzo racconta la storia della famiglia Bennet, composta da ben quattro figlie ovvero Jane, Elisabeth, Mary, Kitty e Lydia. Mrs Bennet ha un suo obiettivo che talvolta mette in imbarazzo le figlie, ovvero cercare il famoso buon partito per le ragazze, soprattutto per le due maggiori. Quando nel paesino arriva Mr Bingley, il suo amico Darcy e la sorella Carolina Mrs Bennet si affanna pe far sì che conosca le sue figlie. In effetti accade che i due si innamorano e si sposano per amore e non per interesse.

La storia d’amore al centro di Orgoglio e Pregiudizio è però quella tra Elisabeth e Darcy che si odiano profondamente. Darcy all’inizio è molto maleducato ed antipatico, definirà Elisabeth :“Appena passabile, ma non abbastanza bella da tentarmi”. Elisabeth ha un forte pregiudizio nei confronti di Darcy che non le permette di andare oltre la prima impressione e scoprire la vera natura dell’uomo, che in realtà non è orgoglioso come appare.

 

Orgoglio e Pregiudizio

La storia di “Orgoglio e pregiudizio” perché è un romanzo estremamente attuale ancora oggi e perché Elisabeth incarna l’eroina romantica per eccellenza. Elisabeth non cerca un buon partito e non vuole esistere solo in quanto moglie, anche se all’epoca le donne non potevano permettersi di lavorare ed essere indipendenti.

Elisabeth, al contrario di Daisy del grande Gatsby non pensa affatto che il matrimonio e il lusso è la realizzazione massima alla quale può aspirare una donna.

Abbiamo citato questi due romanzi, uno americano e l’altro inglese, molto diversi tra loro perché entrambi ci portano a riflettere su scelte diametralmente opposte. Daisy sceglie di restare incastrata in un matrimonio di interesse mentre Elisabeth se ne frega delle convenzioni sociali e del lussi.

E tu invece cosa preferisci? Ti senti Elisabeth oppure Daisy? O magari vuoi semplicemente sapere se il tuo partner, o la tua partner sta con te per amore o per interesse?